Litchis&Pere non è solo un gioco di suoni e significati con il mio vero nome, ma in questi anni è diventato anche il mio stile. Uno stile che si basa sulla naturalezza e sulla genuinità delle persone che mi ritrovo a fotografare. Lavorando spesso con i bambini ho imparato che un sorriso spontaneo è nettamente più bello di un sorriso forzato e questo mi ha portato a definire questo stile: tra il reportage e il lifestyle.
Quando lavoro dico spesso una frase: “Io non ci sono, non sono qui con voi”. Uno sposo recentemente mi ha confessato che quelle poche parole lo hanno aiutato a cancellare la mia figura da quello che stava guardando: puff! in un attimo ero sparita e lui si è sentito libero di esprimersi sia con le parole che con i gesti.
Con i bambini è più facile, anzi forse la parte difficile è non farli sfuggire davanti all’obiettivo, ma quello che cerco di fare ogni volta che mi ritrovo a scattare una fotografia è creare un ricordo; spesso sfoglio vecchie fotografie del passato, di quando ero piccola o ancora indietro, le fotografie in bianco e nero dei miei genitori e dei miei nonni, è una cosa che ho sempre fatto. Oltre a pensare agli anni che passano, queste fotografie mi restituiscono due emozioni: quella vissuta al momento dello scatto, il ricordo appunto, e quella che sto vivendo nel presente, che si tratti di malinconia o di gioia non importa, perchè grazie ad esse nulla sarà dimenticato. Credo che questo sia il motivo principale per il quale ho deciso di diventare una fotografa: far sì che tutti abbiano il ricordo di un sorriso o di una lacrima.
Ecco perchè Litchis&Pere, perchè creo dei ricordi reali, di momenti vissuti veramente.